La parola è continua metamorfosi, è parte di un gioco linguistico che segue le trasformazioni sociali e materiali. Non sfugge alle determinazioni storico-sociali di cui è, contemporaneamente, specchio, strumento e parte.
Don Milani scriveva che “Le lingue le creano i poveri e poi seguitano a rinnovarle all’infinito. I ricchi le cristallizzano per poter sfottere chi non parla come loro. O per bocciarlo”.
Le parole variano i loro significati a seconda del modo e del contesto in cui sono usate. Alcune variazioni son graduali, altre sono repentine e dirette dall’alto.
Il maldestro tentativo di questi fascicoli mira a problematizzare alcune parole. Se con queste considerazioni vi avremo annoiato ce ne dispiacerà, ma il nostro scopo non è certo di divertire o sfornare giuste definizioni. Cristallizzare le parole è un atto di potere e Franti se ne tiene lontano, cercando piuttosto di smontarle, scombinarle, ricomporle, magari disarmarle.
È uscito!
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